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L'esperienza è una delle proprietà più importanti di una persona. Insieme al patrimonio genetico caratterizza il carattere e il rapporto con quello che lo circonda. L'esperienza,
insieme all'istruzione è particolarmente importante per lo svolgimento delle professioni. Il commercio delle valute è uno dei campi dove l'esperienza ha un ruolo molto significativo.
Di seguito è riportato un testo dove un appassionato di Forex analizza gli errori commessi. Lo scopo è di aiutare gli altri a evitare di commettere gli stessi errori. Si impara meglio
dagli errori propri ma è molto più "conveniente" imparare da quelli commessi dagli altri.
Per poter sfruttare le esperienze altrui, è necessario almeno parzialmente conoscere la persona e il suo rapporto con il tema del quale si parla. Mi definirei un commerciante prudente: per me è più importante salvaguardare il capitale che gestisco che ottenere un elevato profitto. Almeno a parole, perché come si vedrà di seguito, sono stato vittima della propria avidità, della voglia di strafare. Spero che questa mia analisi possa aiutare anche me stesso, a tornare sulla retta via. Sono un trader giornaliero, cioè tendo a chiudere la posizione lo stesso giorno con un guadagno dal 3 al 10 percento. L'esperienza mi ha insegnato che questo modo spesso non è praticabile in quanto è difficile indovinare l'andamento del prezzo. Per tale motivo mi assicuro, postando il "blocco perdita" al 100% dell'importo investito. La ratio sarebbe: anche se sbaglio la direzione, prima o poi il prezzo tornerà nell'intervallo favorevole. Tenendo conto che la posizione può rimanere aperta anche a lungo, opero quasi esclusivamente vendendo le coppie EURUSD e GBPAUD. Sulla piattaforma che uso, su tali coppie in vendita non si applica la tassa per il trasferimento della posizione "overnight", cioè da un giorno all'altro. Anzi, in questi casi si ottiene addirittura un piccolo interesse. Ho iniziato commerciare con i soldi miei all'inizio del novembre 2016. Sto scrivendo questo testo a fine maggio 2017. Pertanto il mio stage è di circa 7 mesi. Fino alla metà di aprile tutto andava a gonfie vele. Sono riuscito a raddoppiare il capitale iniziale. A quel punto è arrivata la battuta d'arresto. Prima ho perso tutto il guadagno accumulato e a maggio è evaporato anche l'80% dell'importo con cui avevo iniziato quest'avventura. Come già detto, commercio soltanto con due coppie. Ecco una breve analisi delle mie operazioni perdenti per ogni coppia. E' interessante che in entrambi i casi si tratta di 6 errori. Anticipo subito lo sbaglio principale che avevo commesso: non avevo armonizzato il potenziale limite negativo dove poteva arrivare il prezzo (opposto all'andamento voluto) e la leva applicata. GBPAUDQui sotto ho preparato un riepilogo tabellare delle operazioni che sono finite in perdita della coppia sterlina britannica – dollaro australiano. Tutte le posizioni sono corte, cioè si tratta delle vendite.
Nel grafico sottostante, con il colore blu sono indicati i tempi ed i prezzi delle aperture per ognuna delle sei posizioni. In rosso sono rappresentati gli stessi dati per le chiusure. A primo sguardo si nota che nel periodo mostrato il prezzo sale, mentre io continuo a vendere. Andavo contro la tendenza globale, sperando che la stessa girasse a mio favore. E' l'errore numero uno. Il secondo era il fatto che la leva utilizzata non teneva conto del possibile limite negativo (lato perdita) che il prezzo poteva raggiungere. Nel grafico, per il periodo osservato (settembre 2016 – maggio 2017), è indicato il prezzo massimo raggiunto, pari a 1,7800. Questo poteva essere punto di riferimento per me. Alla fine del mio periodo negativo, il prezzo è arrivato molto vicino, a 1,7650, senza superare il massimo storico. Confrontando il limite di 1,7800 con la mia prima operazione (1,6180), si trova una differenza del 10% circa. Con la leva 25 che ho utilizzato, tutto l'importo investito copre soltanto il 4%. Anche una leva di 10 è al limite per coprire il rischio. In effetti, la leva adeguata sarebbe stata per 5, per avere un margine di sicurezza. Facendo lo stesso conto per la penultima operazione, il numero 5 (1,6904), il margine è del 5,3%, anche questo non copribile con la leva 25. Dalla tabella si vede che ho "difeso" 3 posizioni su 6. Alzavo il "blocco perdita" investendo ulteriore denaro. Per questa ragione risultano le perdite superiori al 100%. La sesta, l'ultima posizione mostrata è stata aperta con una leva 50, totalmente fuori luogo. Un chiaro segno di disperazione nel tentativo di recuperare i soldi precedentemente persi che ha portato soltanto ad un'ulteriore perdita.
A quei tempi ero già a conoscenza del fatto che il dollaro australiano dipendesse fortemente dal prezzo del minerale di ferro. Australia è il maggior produttore ed esportatore al modo di questo minerale. La variazione del prezzo influisce notevolmente sui conti dello stato. Avevo presente l'argomento, ma non sono mai andato a controllare il prezzo di questa materia prima. La pigrizia può costare caro. Mi bastavano pochi secondi per trovare i grafici con l'andamento del prezzo. Dando uno sguardo allo stesso, qui sotto, si vede chiaramente il legame stretto del minerale ferroso e il dollaro australiano. Quando il prezzo di questo primo ha iniziato a scendere, a metà marzo, si è susseguito subito il calo del dollaro australiano, cioè l'aumento della coppia GBPAUD. Se avessi prontamente consultato il grafico, risparmiavo un bel po' di soldi. Un altro errore. Da non dimenticare: l'informazione giusta è il denaro nel forex, direttamente o indirettamente.
EURUSDLa storia di questa coppia è molto simile a quella appena descritta. L'errore numero uno è identico: il prezzo saliva e io insistevo con le vendite. Dalla tabella si può notare che "sostenevo" 5 posizioni su 6, investendo ulteriormente per aumentare "ferma perdita". Anche questa volta invano, aumentando in questo modo ulteriormente la perdita.
Anche qui è palese il disaccordo tra la leva ed il limite negativo, dove il prezzo poteva arrivare a mio sfavore. Il valore massimo in 8 mesi, rappresentati nel diagramma sottostante, è 1,1298; il giorno delle elezioni del presidente statunitense. Inoltre è molto evidente che la operazione numero 1 è stata eseguita un giorno dopo che è stato raggiunto il minimo di 1,0339; era il 3 gennaio. Questa data segna il punto dove è finita l'euforia portata inaspettatamente dal nuovo presidente degli Stati Uniti. Il dollaro statunitense ha iniziato la sua discesa. La differenza tra il limite più alto, sopracitato, e la mia prima posizione è del 8%, il doppio di quello che copre la leva 25. Se applicavo il moltiplicatore 10, anche oggi la posizione sarebbe aperta in quanto il "ferma perdita” sarebbe impostato a 1,1470. Verso la metà del marzo il trend è cambiato ed il prezzo si avvicinava a 1,0500. Ho aperto due nuove posizioni (numero 2 e 3) a soli 16 punti di differenza tra di loro e a circa 50 pips dalla posizione aperta al gennaio. Un nuovo errore, rispetto alla coppia di valute precedentemente descritta. Aprire molto vicino le posizioni dello stesso tipo non ha molto senso. Sarebbe corretto lasciare uno scarto di 100 o più punti. L'ultima operazione aperta con il moltiplicatore 50: un altro sintomo di disperazione.
ConclusioneNon considerate l'oro colato le conclusioni successive. Pensateci sopra e vedete se vi convincono. Tenete conto che io sono tutto sommato ancora un principiante. Sono sicuro che molti bravi trader avrebbero da ridire sui miei ragionamenti, sostenendo le osservazioni con degli argomenti validi.
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