Nuove regole per Forex

Forex Online
Le Basi del Forex
Grafici Base
Vocabolario Forex
Orari del Forex
Esempi di Trading
Tasso Overnight
Valute del Mondo
Trucchi Forex
Piattaforme Forex
Notizie e Analisi

Gas naturale

Lira turca

Sterlina dopo Brexit

Brexit senza fine

Nuove regole Forex

Momento favorevole

Yuan cinese cresce

Record dell'oro


Forex software
La storia del denaro
Signoraggio
Occasione
Esperienze
Pandemia
Speculazioni
Collegamenti
Novembre 2018

Sono passati 3 anni e mezzo dal nostro ultimo intervento in questa rubrica. Troppi. Qui potremmo elencare una lunga lista delle ragioni e scusanti per questa lunga assenza, ma il lettore non è interessato alle nostre giustificazioni. Lui vuole le informazioni utili che gli possono servire nel commerciare le valute. Abbiamo già sottolineato che questa rubrica non ha le pretese di riportare le notizie quotidiane; l'intenzione è sottolineare le news che hanno una valenza globale, per un lungo periodo. Speriamo che la pausa così prolungata non si ripeta più e che riusciremo nel nostro intento di aggiornare queste pagine più volte all'anno. Di seguito ci occuperemo delle nuove regole che riguardano Forex, ovvero quelle che la commissione europea ha imposto ai broker.

L'organo che impone le regole e contemporaneamente sorveglia il mercato dei valori mobiliari e dei capitali si chiama ESMA (European Securities and Markets Authority). A maggio di quest'anno, l'ESMA ha introdotto le nuove norme che prevalentemente riguardano il rapporto tra i broker ed i "piccoli investitori", come in effetti siamo noi, che commerciano con le valute prevalentemente via Internet. La nuova normativa si applica dal primo agosto 2018. Lo scopo delle nuove regole è di proteggere gli investitori al dettaglio. Le limitazioni di seguito descritte non si applicano ai clienti che hanno un livello professionale. Vediamo le nuove regole e commentiamole insieme.

Forex - commercio con le valute

Divieto delle Opzioni binarie

Per coloro che non conoscono questo "strumento finanziario" (dopo si capirà perché il nome è stato virgolettato), ecco una breve spiegazione. L'investitore sceglie una coppia di valute (oppure le azioni di una società), definisce un periodo d'interesse e decide se dopo questo periodo il valore della coppia aumenterà oppure diminuirà. Ci sono soltanto due opzioni ed è per questo che si chiama opzione binaria. Molto semplice ed è prevalentemente per questa ragione diventato molto popolare. Per quanto riguarda il periodo di tempo, si poteva scegliere anche un solo minuto. In effetti si tratta di una scommessa pura, quasi interamente legata alla fortuna, specialmente per i periodi molto brevi, quelli che attiravano di più gli investitori avidi, desiderosi di fare grandi profitti in pochissimo tempo. L'investitore scommetteva un certo capitale ed il broker, nel caso dell'esito positivo per il cliente, gli pagava tra il 50% e il 90% dell'importo "investito". E' chiarissimo che questo modo di "investire" effettivamente è un gioco d'azzardo. Circa il 90% dei clienti al dettaglio perdeva i soldi.

La ragione principale per questa misura restrittiva sta nel conflitto d'interesse tra il broker ed il cliente. L'intermediario finanziario assiste il cliente nelle operazioni finanziarie e per definizione ha lo stesso interesse come cliente, che quest'ultimo tragga il profitto dal suo investimento. Anche se il broker guadagna sempre sulla differenza tra il prezzo di vendita e quello di acquisto, lo scopo è anche di far guadagnare il cliente che in questo modo sarà contento del servizio ricevuto e rimarrà a lungo fedele, garantendo un guadagno continuo al broker. Questa simbiosi viene di meno per le opzioni binarie in quanto il broker guadagna soltanto quando il cliente perde e perciò il suo interesse è contrario rispetto a quello del cliente. Condividiamo pienamente questo divieto e riteniamo che sia arrivato con un notevole ritardo. Noi non ci siamo mai occupati delle opzioni binarie e non abbiamo mai promulgato questo mezzo finanziario.

Per quanto riguarda il Forex, prima di vedere le novità introdotte, sottolineiamo un aspetto. La nuova normativa parla del contratto per differenza (CFD). Formalmente, tutti noi che commerciamo con le valute, non rientriamo nel commercio Forex, ma sotto il CFD. La differenza principale, trascurabile per il nostro commercio, è che le operazioni che svolgiamo non necessariamente vengono eseguite nel mercato Forex, ma si tratta di un contratto tra noi ed il provider che ci fornisce il servizio e che ci garantisce le stesse condizione del vero mercato Forex.

Plus500 è uno dei leader nel mercato di Forex e dei CFD

Limitazione della leva finanziaria

Per le coppie delle valute composte da 6 valute principali (majors), la massima leva finanziaria che un broker può offrire è 1:30, cioè il margine minimale è del 3,33%. Prima di questa nuova normativa non esisteva un limite prescritto e alcuni broker offrivano anche un'irragionevole rapporto di 1:2000, cioè bastava investire soltanto un 0,05% dell'investimento totale. Per le coppie dove almeno una delle due valuta che compongono la coppia non è una di quelle principali, la leva è ulteriormente limitata i non può superare 1:20. Questo limite vale anche per i principali indici di borsa (NASDAQ, S&P 500, DB Italy 40 e così via) e l'oro. Il regolatore ha introdotto questa differenziazione in quanto ritiene che la volatilità delle coppie principali sia più bassa rispetto alle altre, perciò meno rischiosa per gli investitori.

Questa limitazione è un ottimo provvedimento per gli investitori piccoli. Molti sono scontenti in quanto si limita la grandezza del potenziale profitto, ma dimenticano che in tale modo sono molto più protetti dalla perdita. Anche la leva di 1:30 è molto rischiosa in quanto con un cambiamento sfavorevole del 3,33% si perde tutto il capitale investito. Nei grafici con l'andamento delle coppie di valute si possono trovare molti esempi dove questo valore è stato raggiunto e superato nei tempi molto ristretti, anche in una sola giornata. Riteniamo che la leva 1:10 è un buon compromesso tra la redditività ed il rischio della perdita.

Limitazione del Blocco perdita (Stop Loss)

L'ESMA ha introdotto una limitazione sul Blocco perdite del 50% dell'importo investito. Anche questa misura è stata introdotta con una buona intenzione di tutelare i "piccoli investitori", per limitare le loro perdite, ma la misura e anche discutibile. La "difesa" della posizione quando l'andamento ci è contrario è un'importante elemento strategico. Se commerciamo con la leva 1:10, con il 50% dell'importo possiamo difendere l'andamento negativo del 5%. Spesso succede che tale limite viene superato e che si viene a, ipotizziamo al 7%. Con il 100% del capitale riusciremmo a coprire fino al 10%, il che significa che in questo caso ipotizzato saremmo coperti con un buon margine. Per fortuna, questa limitazione si può aggirare. Durante l'apertura, il limite del 50% deve essere rispettato, ma dopo lo possiamo aumentare aggiungendo il capitale sulla nostra posizione. Per esempio, investendo 100 euro, il massimo Blocco perdita è 50 euro. Dopo l'apertura, possiamo correggere la posizione aggiungendo altri 100 euro, e aumentando il Blocco perdita a 100 euro. Il limite del 50% è rispettato, ma in questo modo abbiamo praticamente dimezzato la leva e dovevamo avere ulteriori mezzi finanziari a disposizione, che non è sempre il caso.

Ulteriori avvertenze sul rischio

Da anni esiste la regola per la quale i provider dei servizi finanziari devono avvertire il cliente sulla rischiosità degli strumenti finanziari che sono offerti. Questa volta il legislatore è andato un passo avanti e adesso obbliga i provider ad annunciare la percentuale dei clienti che hanno perso capitale durante gli ultimi 12 mesi. Nelle varie piattaforme Forex troverete le percentuali diverse, sempre molto elevate, che variano tra il 60% e l'80%. Il motivo principale per questi numeri così alti è proprio l'alta leva finanziaria. Con le nuove regole, tale percentuale si dovrebbe notevolmente abbassare.