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Non si tratta di una nuova piattaforma Forex, come qualcuno potrebbe concludere dal titolo, ma è la storia del mio commercio con le valute nell'anno passato e delle nuove esperienze che ho acquisito. Visto che siamo all'inizio dell'anno, colgo l'occasione di fare un augurio per un buon Anno 2019: tanta salute e fortuna nella vita privata e professionale, e che il vostro commercio con le valute sia sempre e molto profittabile. Prima di esporre gli eventi, farò un piccolo riepilogo dei miei risultati dall'inizio della mia attività, partendo dal momento in cui ho fatto la prima operazione con i soldi veri.

Ho aperto il conto a novembre del 2016, il giorno delle elezioni del nuovo presidente statunitense. Avevo in mente di sfruttare l'improbabile, come sembrava quel giorno, l'elezione di Trump. La sua elezione avrebbe notevolmente mosso il mercato delle valute. Alla fine dell'anno, dopo nemmeno 2 mesi di commercio, ho incassato un profitto del 20%. Ero stracontento e sicuro che il futuro sarebbe stato ancora più roseo. Estrapolando quel risultato, in un anno avrei più che raddoppiato il capitale. Credo che tutti firmerebbero per avere una prestazione del genere. Purtroppo, le cose non sono andate come speravo.

Nel 2017 ho commesso una serie di errori che ho esposto nell'articolo precedente. L'esito potrebbe essere definito anche catastrofico: l'anno 2017 si è concluso con una perdita del 91% del capitale, inclusa anche la parte guadagnata nell'anno passato. Sul conto sono rimaste le briciole che limitavano fortemente la mia possibilità di fare le scelte. A novembre ho aperto due posizioni con il resto del capitale. Purtroppo, entrambe aperte in un momento sbagliato, quando il trend andava nella direzione errata.

Adesso arriviamo all'anno riportato nel titolo: 2018. Sono entrato con le due posizione Forex aperte: EURNZD (euro – dollaro neozelandese) e GBPAUD (sterlina – dollaro australiano), entrambe corte (vendita della coppia) con la leva 10. Almeno posso dire che ho imparato qualcosa dei miei abbagli precedenti quando usavo la leva 25, troppo pericolosa in quanto lascia poco margine per gli errori di valutazione. Sono riuscito a trattenere la propria avidità, e si tratta di questo, preferendo la maggiore sicurezza.

In ambedue i casi il "Blocco perdita" (Stop loss) era posto al 100% del capitale investito. Per fortuna, entrambe avevano anche un tasso d'interesse positivo (overnight oppure rollover) e così per ogni giorno che le posizioni sono rimaste aperte guadagnavo qualcosa. I valori andavano su e giù, ma non rientravano nella zona positiva, là dove potevo chiuderle con il guadagno. In pratica sono rimasto inattivo fino a dicembre, quando finalmente la coppia EURNZD è scesa abbastanza per poter essere chiusa. Ho realizzato un piccolo utile del 2,3%. Sotto ho riportato il grafico che mostra l'andamento della coppia nel periodo tra l'apertura e la chiusura.

Andamento della coppia EURNZD nel 2018

È interessante notare che ho guadagnato il 2,3% sulla differenza tra il prezzo di vendita e di acquisto, mentre sull'interesse positivo ho fruito ben 25%, cioè un quarto dell'importo investito. Avevo già chiaro questo concetto e prevalentemente aprivo le posizioni che garantivano l'interesse positivo giornaliero, nel caso rimanevano aperte per un lungo periodo, ma questo evento mi ha approfondito le possibilità di questo guadagno indiretto. L'altra posizione, cioè GBPAUD, anche oggi, all'inizio del 2019, è ancora aperta. Proprio ieri, 15 gennaio, il parlamento britannico ha respinto l'accordo che la Prima ministra ha stipulato con EU. Speravo tanto in un tonfo della sterlina per chiudere questa posizione, attiva già da 15 mesi. Ma niente da fare. Dopo una leggera flessione, la sterlina si è addirittura rafforzata. Menziono anche il fatto che il tasso d'interesse positivo giornaliero ad un certo punto è diventato negativo e pertanto questa coppia di valute mi ha fatto perdere ulteriori soldi, anche se non sono molti.

Forex - commercio con le valute

Con un po' di capitale ottenuto dalla chiusura di EURNZD ero pronto per una azione nuova. Stimolato dall'introito proveniente dall'interesse positivo, mi sono dato da fare per esaminare il tasso d'interesse per tutte le coppie. Ho notato due coppie. La coppia dollaro statunitense – peso messicano (USDMXN) frutta 1,45 dollari a notte per la vendita di 10.000 dollari della coppia, cioè 0,0145% al giorno. Usando la leva 5, si ottiene un tasso d'interesse annuale del 0,0145 x 5 x 365 = 26%. Il valore era alto e pertanto ho aperto una posizione corta, chiudendola con profitto dopo 3 giorni.

Dopo sono passato a commerciare con il dollaro statunitense – la lira turca (USDTRY). A chiusura della posizione che avviene ogni notte, tale coppia paga un incredibile 5,69 dollari per un importo investito di 10.000 dollari. Tradotto in un tasso d'interesse annuale e applicando una leva x5, si ottiene il 104%. In altre parole, se si vende la coppia e si ricompra tra un anno allo stesso valore di vendita, cioè senza alcun guadagno o perdita, il capitale raddoppia, grazie al tasso overnight. Questo fatto mi ha aperto un'altra prospettiva su Forex. Durante il mese di dicembre ho realizzato 3 operazioni positive con questa coppia. Alla fine dell'anno ho conseguito un profitto del 28%. Ottimo, considerando anche il fatto che ho realizzato soltanto 5 operazioni. Di questi 28%, quasi la metà è dovuta al tasso d'interesse positivo. Segue la tabella con tutte le operazioni chiuse nell'anno 2018.

Apertura Chiusura
Descrizione dell'operazione data prezzo data prezzo leva utile
EURNZD vendita 18/10/17 1,6450 02/12/18 1,6410 10 2,32%
USDMXN vendita 04/12/18 20,3019 07/12/18 20,2500 5 1,27%
USDTRY vendita 12/12/18 5,3701 12/12/18 5,3408 5 2,73%
USDTRY vendita 13/12/18 5,3803 13/12/18 5,3355 5 4,20%
USDTRY vendita 14/12/18 5,3795 19/12/18 5,2238 5 14,91%

Tutte le nuove operazioni sono state gestite con la leva 5; così ho diminuito ulteriormente il rischio. Ci sono due motivi che hanno richiesto questo adattamento. Uno è il fatto che il peso messicano e la lira turca sono due valute relativamente instabili e con la diminuzione della leva finanziaria, cercavo di mitigare questo rischio. L'altro motivo sta nella nuova normativa europea che regola il commercio delle valute e che limita il valore di "Blocco perdita" al 50% del capitale iniziale investito. Visto che la mia idea è di "difendere" sempre la posizione, questa regola ha dimezzato il mio margine di sicurezza.

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Il piano per il 2019 proviene dalle esperienze degli anni passati: commercio a breve termine, possibilmente anche giornaliero, con un basso livello di rischio usando la leva 5, ma in alcuni casi sto considerando anche quella x2. Aprire soltanto le posizioni che hanno un tasso d'interesse giornaliero positivo; questo garantisce il rendimento anche quando si sbaglia l'apertura e si trova in un trend negativo. Se il valore va molto vicino al "Blocco perdita", con i soldi che si guadagnano giornalmente (è una specie di cedola che si stacca ogni giorno) si può difendere in modo abbastanza agevole la posizione aumentando il limite di chiusura.